Parole Gentili

E se io voglio una cosa e tu ne vuoi un’altra?

Ancora qualche parola sui rapporti d’amore e soprattutto sulla grande difficoltà di gestire le incomprensioni.

Ma quand’è che si verificano queste famose incomprensioni? Semplice, quando ciò che uno dei due componenti della coppia vuole qualcosa che l’altro non vuole, quando i desideri non sono più in sincrono e soprattutto quando manca il venirsi incontro, la voglia di trovare il giardino in cui darsi appuntamento per parlare e confrontarsi in modo rilassato.

Ma non è solo questione di modi diversi di vedere.

A un certo punto del rapporto subentra quella che io chiamo la crosta di parmigiano, la parte del formaggio che sarebbe pure saporita ma che ci vogliono denti buoni per masticarla.

Ognuno sviluppa la sua crosta di parmigiano più o meno dura e questo avviene quasi sempre con il passare del tempo, non solo il tempo da quando si sta insieme, parlo del proprio tempo, della propria stagionatura.

Difficilmente con gli anni si diventa più disponibili, più aperti al dialogo, più inclini ai cambiamenti anzi, di solito si impiegano le giornate facendo il mestiere dei muratori, tirando su mura belle spesse a protezione delle proprie roccaforti. E si scavano pure fossati intorno!

Credo che un po’ sia normale.

Ci si rende conto di non avere più una vita davanti, ma mezza vita o un quarto di vita e allora si diventa avari del proprio tempo iniziando una corsa all’accaparramento della felicità, anche a costo di sacrificare quella altrui.

Ora probabilmente esprimerò un concetto che a prima vista potrebbe sembrare altamente egoistico, ma vi invito a continuare a leggere questo articolo fino alla fine.

In effetti tutto ciò che c’è da fare nella vita è soddisfare i nostri bisogni, realizzando quanto di meglio possiamo immaginare per noi.

“Ma come? Questo non è parte di quel volere erigere mura per chiudere fuori chi non la pensa come me? E come faccio se il mio volere si scontra contro il suo?”

Riesco a sentire da qui le vostre domande.

Naturalmente è molto probabile che questo accada ma prima di sviluppare la famosa crosta di parmigiano intorno al nostro cuore, proviamo a cercare quel giardino di cui sopra, il luogo in cui parlare a cuore aperto senza temere frasi del tipo:

“Ho davvero desiderio di fare questa cosa, credi sia possibile?”

“Il tuo atteggiamento mi provoca sofferenza. Potresti cambiarlo?”

“Ho necessità di avere disponibilità di tempo per me. Come possiamo fare?”

“Ho voglia di trovare del tempo solo per noi. Cosa ne pensi? Ce l’hai anche tu?”

E naturalmente aprirsi all’ascolto empatico

contemplando anche la possibilità che l’altro abbia una visione diversa dalla nostra ma non per questo meno valida. Non abbiamo sempre ragione o almeno, non abbiamo oggettivamente sempre ragione.

Infine, ultimo prezioso consiglio.

Ogni volta che ci troviamo in una situazione critica in cui ci sembra che la rabbia sia l’unico sentimento che proviamo, chiediamoci:

“Qual è la reazione che vorrei avere se fossi in grado di manifestare la parte migliore di me in questo momento?”

Proviamo a porci questa domanda. Forse saremo arrabbiati lo stesso e forse le nostre parole saranno comunque parole dure, ma ciò non c’impedirà di avere avuto coscienza, anche solo per un attimo, di cosa potremmo essere, se solo.

Magari la prossima volta. Chissà.

 

 

Milena Maggio
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Milena Maggio

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2 Commenti

  • Federica

    Grazie Milena, cercherò di non dimenticare mai il nostro nel giardino…e avere denti buoni perché la crosta è davvero squisita, al massimo la posso mettere nel brodo se dovessi trovarla troppo dura a volte.😅💗

    • Milena Maggio

      É proprio quello che penso anch’io.
      La crosta può essere la parte migliore del formaggio, dipende tutto da come la di usa😉

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