Guida per amanti
Un amore può farci crescere ma anche bloccare.
E non perché l’altro voglia metterci in una gabbia, piuttosto siamo noi a costruircela.
Ci sono amori che si ritrovano nel desiderio di avventura, di sperimentare nuovi orizzonti insieme, di cambiare casa, quartiere e prospettiva.
Poi ci sono amori fatti di due teste che proprio non s’incontrano in nulla, in nessuna strada, nemmeno in un vicoletto nel quale sono capitati per errore seguendo il navigatore sul cellulare che si è sbagliato.
Perché anche i navigatori si sbagliano.
Sono amori sfalsati
Amori che sono sfalsati di 12 ore, che se per te è notte, per me è ora di pranzo, il sole è alto e metto la musica a palla per farmi compagnia visto che tu hai scelto di dormire, di giorno.
Sono lo stesso amori, ma destinati a soffrire; di compagnia inadatta o di solitudine non accettata.
Sono amori che terminano in un giorno e due notti o che vanno avanti per anni a chiedersi come mai stanno ancora a coricarsi nello stesso letto.
Qui c’è terreno per crescere
In questi amori, in quelli in sincrono e in quelli sfalsati, c’è terreno per crescere. Nei primi si cresce facile, forse perché sono vite e vite che ci si incarna insieme e ormai il cammino lo si conosce e si sa anche come attrezzarsi, si comprano le scarpe resistenti e si usano gli stessi occhi per guardare nella direzione che per quegli amori è certa. E non perché sia quella giusta, ma perché è l’unica e perché tutto ciò che c’era prima di quell’amore, tutte le case in cui si è vissuti, i cinema seduti in quinta fila in cui si è riso e pianto sui titoli di coda, i gelati d’estate, ingoiati in fretta che altrimenti colano sul vestito …tutto il resto non c’è più e l’inizio della vita, il primo vagito è nel sospiro emesso la volta che gli si sono incatenati gli occhi sotto l’albero di limoni.
In questi si cresce facile.
Ma anche in quelli sfalsati si può crescere, solo che lì è funambolismo puro, senza rete. Bisogna cercare l’equilibrio in ogni istante e farlo in ogni istante è faticoso.
Quindi si può ma non è detto che si cresca insieme.
Altri amori, quelli mancati
Ci sono gli amori dei quali ancora non ho scritto, quelli che avrebbero il potenziale ma non lo usano, che lasciano smoccolare il naso anche se c’hanno i fazzoletti in tasca. Quelli che le cose non le fanno perché li frega la paura di fidarsi dell’altro. Quelli che sotto sotto lo sanno che potrebbe essere una favola ma che alle favole non ci vogliono credere. Quelli che poi quando tutto è finito, quando si sono lasciati andare, nel senso che hanno abbandonato e fatto abbandonare il campo, si ritrovano a fare proprio quella cosa lì, quella che l’altro voleva fare e scoprono che gli piace farla, che anzi c’erano proprio portati.
Ma la stanno facendo da soli.
Le montagne si muovono
Ecco, in questi amori, che io chiamo gli amori mancati, non si cresce, si sta fermi come montagne e anche di più, visto che le montagne si muovono. Eccome se si muovono!
E poi, guardando vecchie foto, ci si dice “Forse avrei potuto cedere proprio a questo punto, mentre lo sapevo che lei piangeva ma ho fatto finta di credere che fosse il vento a darle fastidio”
“Forse mi sarei potuta fidare della gioia che gli leggevo negli occhi anche se a farli brillare così non ero io, forse se gliel’avessi lasciata, quella gioia avrebbe sfiorato anche la mia spalla”
Per questo non conservo le vecchie foto.
E non rimpiango gli amori mancati.
E per questo amo le montagne, che sanno bene come muoversi.
A costo di franare, non importa.
Ma si muovono.
E poi ci siamo noi
Infine ci siamo noi, tutti noi, io che scrivo e voi che in questo istante leggete le mie parole pensando
“Ecco, questo sono io e lei sta descrivendo proprio il mio amore”.
Ebbene, se avete ancora trenta secondi da dedicarmi, vorrei concludere con il pensiero che avevo in testa prima di iniziare a parlare dell’amore e cioè che nessuno ha mai detto o scritto, nemmeno i poeti vi assicuro, che un amore nasce e muore della stessa specie. Questa è la verità.
Perché ci sono amanti in sincrono che di tanta perfezione e beltà si annoiano e amanti sfalsati che riescono per una vita intera a trovare l’equilibrio di due funamboli.
Poi esistono gli eroi degli amori mancati, che si sono abbandonati soffrendo come mai o trovandosi bene da soli ma… ma poi si sono cercati ancora e ancora, fino a riprendersi quello che era rimasto o quello che c’era di nuovo da prendere.
E da lì sono ripartiti.
Ne conosco un paio di questi amanti.
Sono felici.
1 Commento
Cara Milena, fai tornare facilmente in mente i primi amori, i primi errori, i primi momenti dedicati l’uno all’altro, con amore. Perché l’amore speso bene rimane, l’amore donato senza condizione ci accompagna e ci ricorda: io esisto e rimango sempre vicino a te. Un abbraccio.