Parole Gentili

Quei segnali misteriosi che ci cambiano la vita.

Quante volte vi siete imbattuti nei segnali?
Nella mia vita ne ho avuti tanti e riconosciuti quasi tutti. Eppure i segnali, quelle volte che mi sono decisa a volerli vedere, mi hanno sempre aiutata a risolvere piccoli e grandi problemi prima che la mia mente organizzasse un minimo di piano anzi, lo hanno fatto quando tutto quello che la mente produceva era l’inizio di un lamento da vittima di una serie di sfortunati eventi.

Non solo cartelli.

Ciò che può far confondere, lo ammetto, è che i segnali non sono veri e propri cartelli cioè, a volte possono anche esserlo, ma raramente.
In realtà i segnali si manifestano in modi molto diversi da ciò che pensiamo.

A volte arrivano sotto forma di parole scritte su una pagina di un libro aperto a caso, altre volte sono i versi di una canzone, altre ancora dei lampi di luce che colpiscono un oggetto che può indicarci la direzione da prendere.

Due storie, due segnali.

Vi racconto la storia di una paio di segnali che, per fortuna, ho saputo riconoscere.
Uno riguarda un evento importante, l’altro ha risolto una situazione più semplice, ma entrambi hanno un gran segreto in comune che alla fine di questo articolo, verrà svelato.

A diciott’anni la mia situazione familiare era disastrosa, in casa c’era un’aria irrespirabile. Pensate a un incendio estivo che divampa a poca distanza da casa vostra e vi impedisce di aprire le finestre; sono ore che le tenete chiuse e a un certo punto decidete di spalancarle perché non c’è la fate più, ma quando lo fate venite investite da un’ondata di calore inimmaginabile.

Dovevo andare via.

Ci siete? Bene casa mia era così.
In famiglia si litigava continuamente e tutto quello che facevo era sbagliato e criticato.
Dovevo andarmene. Ma come?

A quell’epoca avevo appena iniziato a lavorare come supplente in una scuola parificata. Venivo chiamata spesso perché ero sempre disponibile, ma guadagnavo talmente poco da rendere inimmaginabile la possibilità di pagare l’affitto di una stanza da qualche parte.

Un armadio, un borsone e una sedia rotta.

Una sera, dopo l’ennesima lite, decisi di saltare la cena per rifugiarmi nella mia stanzetta a piangere in santa pace. Dopo essere entrata sbattei talmente forte la porta che dall’armadio (davvero minimo, composto da una sola anta) cadde il borsone che usavo in occasione dei viaggi che mi capitava di fare.
Presi la sedia che stava accanto al letto per salirci sopra così da rimettere il borsone in cima all’armadio ma notai che la seduta di paglia intrecciata era poco sicura e sicuramente non avrebbe retto il mio peso.

Mente KO, mani ok.

In quell’istante la mia mente si bloccò, nel senso che non riuscì a produrre nemmeno mezzo pensiero mentre le mie mani, al contrario, iniziarono a riempire febbrilmente il borsone con i pochi vestiti che possedevo. La mattina dopo mi svegliai e senza fare colazione mi diressi a scuola portando con me il borsone senza avere idea di cosa avrei potuto fare una volta terminata la mia giornata di lavoro.

Troppo presto per entrare.

Era presto e la scuola era ancora chiusa, decisi di fare colazione al bar di fronte al portone. Appena entrai riconobbi una collega che cercava di consolare una donna che piangeva.

La collega mi sorrise e poi fece cenno di avvicinarmi. Quella donna era sua cugina ed era disperata perché da quando il compagno l’aveva lasciata, lei aveva il terrore di stare a casa da sola, specialmente di notte.
Per farvela breve dopo la scuola mi trasferii da lei che mi offrì alloggio gratis in cambio dell’impegno di non lasciarla sola di notte o, in caso contrario, di avvisarla per darle il tempo di organizzarsi.

Pura felicità.

Non fu un periodo di grandi ricchezze, ma la mia felicità era inimmaginabile, anche se a volte riuscivo a mettere insieme a stento due pasti al giorno.

Altro segno, altra storia.

Altra storia; si avvicinava il compleanno di una persona a me molto cara e non riuscivo a pensare a nulla di bello da poter regalare. Tutto era stato già fatto e non mi piaceva per niente l’idea di donare dei soldi in una busta. Sfogliando un giornale venni colpita dall’immagine di una bella pianta le cui foglie somigliavano a enormi gocce d’acqua, così presi un foglio dal mio album per acquerelli e tirai fuori da un cassetto una busta di pennarelli per riprodurre quelle foglie.

La gioia di disegnare.

Disegnai per la pura gioia di farlo, senza pensare a nulla e alla fine, soddisfatta, decisi che quello sarebbe stato il biglietto di auguri per il compleanno della persona cara. Mettendo via il materiale usato, dall’album cadde il biglietto di un meraviglioso spettacolo di danza a cui avevo assistito anni prima e subito mi venne in mente la pubblicità, vista su un cartellone affisso vicino casa, della compagnia che avrebbe replicato a distanza di cinque anni lo stesso spettacolo. Dopo mezz’ora stavo stampando i biglietti che avrei regalato a quella persona.

Fu un regalo graditissimo.

Due segnali, un borsone e una fotografia, diversissimi tra loro eppure chiaramente indicatori della strada da percorrere.

Il segreto.

E il segreto?
Non ci siete arrivati?

Va bene, ve lo svelo io.

In entrambi i casi avevo taciuto la mente e ascoltato il cuore, che i segnali li riconosce sempre.

 

Milena Maggio
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Milena Maggio

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8 Commenti

  • Carla

    Cara Milena…. che dire…. quanta verità nelle tue Parole Gentili.
    Quanti segnali non ascoltati, perché troppo presa dalle dipendenze da altro e da altri che non mi hanno fatto andare via e non mi hanno mai permesso di recidere quel cordone ombelicare che ancora adesso resta attaccato.
    È una questione di Coraggio, quello che Tu hai avuto ed a me è mancato. Eppure avevo un Grande Esempio!
    Spero il prossimo segnale sia quello della volta buona❤🙏

    • Milena Maggio

      Sai qual è la cosa bella Carla? Che i segnali ci sono sempre, non hanno età. Così come non ha una scadenza il coraggio di seguirli. Ti voglio bene.♥️

  • Doretta

    Cara Milena ,la tua storia di come ha risolto il problema della casa sembra proprio un messaggio per me ,che sto proprio cercando di risolvere il problema di dove andare ad abitare avendo pochi soldi.Seguiro il tuo consiglio e proverò ad ascoltare il cuore.La mente ,in questo momento mi offfre troppe soluzioni e nessuna valida …. chissà..non voglio pensare più a niente .Magari l universo ha in serbo qualcosa per me …

    • Milena Maggio

      Cara Doretta, lascia fare all’Universo e resta aperta con il cuore ad ogni segnale. Fammi sapere poi come procede.
      Ti abbraccio.

  • elvira

    Ha dell’incredibile ma è cosi che succede, quel cuore ha fatto da guida e insieme alla fiducia di fondo verso il caso ti ha portato dritta verso idee fantasiose e creative, fuori dal consueto.
    Ciò che nasce dal cuore fluisce come una pennellata, brilla e sa di unico, la mente è un’altra storia…
    Milena che meravigliose combinazioni!

    • Milena Maggio

      Ogni volta é accaduto in questo modo. Ormai mi affido totalmente al cuore. Grazie del tempo dedicato alla lettura e al commento cara amica.

  • Marisa

    Ciao Milena. Mi ha colpita il fatto che ai tuoi 18 anni la tua situazione familiare fosse disastrosa. Mi sono sempre figurata, dai tuoi scritti,un nido sereno con un nonno e una nonna meravigliosi😊 Ora scopro che la tua situazione familiare a 18 anni era mooolto simile alla mia e che anch’io, quasi senza borsa, io, e in un altro modo, me ne andai. E nell’andarmene incontrai me stessa, quella che molti anni dopo tornò completamente cambiata nei loro confronti e li accompagnò nel loro tramonto con tanto amore. Grazie dei tuoi sempre meravigliosi racconti.🙏❤

    • Milena Maggio

      Cara Marisa, mia madre e mio nonno furono delle splendide comete nella mia vita di fanciulla e ragazzina ma entrambi, purtroppo, se ne andarono troppo presto. Dopodiché la mia vita subì un profondo tracollo dal quale iniziai a rinascere proprio in occasione della mia “fuga” da casa.
      Se posso ti consiglio la lettura de “Il ponte tra le vite “ il primo libro della trilogia di Clara , nel quale troverai proprio questo accadimento. Se ti iscrivi alla newsletter lo puoi scaricare gratis.
      Auguri a te e a ciò che sei diventata♥️

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