Questione di strade.
Credo che praticare l’attenzione alla vita del nostro pianeta sia composta di tante strade e che ognuno di noi sia chiamato a percorrere quelle che reputa più in sintonia con il proprio essere, senza giudicare gli altri e le strade da loro intraprese.
Io ne ho scelte tre: diffondo solo parole positive, non spreco mai il cibo e raccolgo i rifiuti che trovo in terra mentre passeggio.
Del mio essere raccoglitrice di rifiuti altrui ho già scritto. In questo articolo desidero invece porre l’accento sulle altre due scelte.
Il potere dei pensieri e della parola.
Credo fortemente nel potere della parola, specialmente in quella scritta, sono certa che il mondo che circonda ognuno di noi sia plasmato da ciò che pensiamo, diciamo e scriviamo. Che ogni realtà che viviamo sia l’esatta riproduzione di ciò che diciamo e pensiamo.
Come facevano i muratori di una volta.
Quindi non accuso, non mi lamento, non mi indigno e non invito a farlo. Cerco di correggere sul nascere i pensieri negativi meditando (e a tal proposito vi invito a leggere questo articolo sulla pratica meditativa). Se durante il mio cammino vitale m’imbatto in alcune macerie, cerco il modo di costruire qualcosa di nuovo e di buono, magari utilizzando proprio parte di quelle macerie, come facevano i muratori di una volta che costruivano le nuove case utilizzando i materiali di quelle demolite.
Cibo buono per me e per il pianeta.
Con la stessa intenzione mi occupo del cibo senza sprechi, preparo la giusta quantità di ciò che in casa mangiamo e sto attenta a non far deteriorare frutta e verdura consumandole in tempo.
Compro solo prodotti di stagione e li cucino con amore, pensando a chi dovrà consumarli e ringraziando con una preghiera silenziosa le mani che hanno lavorato coltivando, raccogliendo e trasportando i buoni prodotti di cui necessita la mia ricetta, fino a me.
Perciò nel mio frigo troverete non molto, giusto il necessario per un sano nutrimento di tre o quattro giorni.
Le vie della gioia.
Ma queste sono solo tre delle tante strade percorribili, quelle che sentivo di poter affrontare senza affanno e con la gioia nel cuore.
Perché affannarsi a fare quel che troppo ci costa non rende nulla a noi e al mondo.
4 Commenti
Si Milena è sempre un grande piacere leggere i tuoi aneddoti o riflessioni, atteggiamenti e forme di pensiero, sono semini che spargi con amore e suscitano simpatia, sicuramente daranno vita a pianticelle da coltivare con cura.
A presto
♥️
Cara Milena, ho provato una sensazione particolare leggendo questa tua chicca, come di vedermi camminare e ad un certo punto fermarmi perché qualcosa luccicava tra i ciottoli: era l’immagine dei muratori di una volta che costruivano le case con i materiali di quelle demolite , ho sentito calore e mi è venuto in mente il Kintsugi, l’arte giapponese che rende ancora più prezioso un oggetto andato in pezzi mettendo insieme le parti con colla dorata, ne esce una creazione singolare e ricercata che porta con sé le vibrazioni di chi ne ha avuto cura e ci fa sentire bene.
Bei pensieri e parole, intenzioni e sentimenti creano, modellano, lo penso anch’io, perché lo vedo!
Mi unisco Milena!
( P.S. ero convinta di aver inviato il commento ma non vedo riscontro, se fosse un doppione pardon )
Cara Elvira, conosco il Kintsugi e mi affascina questa antica tecnica. Grazie di avermela ricordata e di aver letto con piacere il mio articolo♥️