Parole Gentili

STORIA DI UNA MAESTRA SPECIALE, LA MIA MAMMA.

Mia madre faceva la maestra come me.

Adesso bisognerebbe scrivere “insegnante a tempo indeterminato della scuola primaria” ma caspita se è brutta questa definizione che rende il nostro mestiere qualcosa di freddo, burocratico, estraneo alla gioia.

Mia madre faceva la maestra come me.

 

Dopo cena.

 

Ricordo che era dopo cena, mamma china sullo stesso tavolo dove poco prima c’erano stati i nostri piatti, con l’aria che ancora profumava di gattò di patate ed era riscaldata dal tepore del forno lasciato aperto fino a quando diventava completamente freddo.

Io a leggere i miei Topolino e lei a correggere i compiti dei suoi alunni.

Non usava la penna rossa per evidenziare gli errori, li sottolineava invece con un pastello verde chiaro come le prime timide foglie di primavera.

 

La perizia e la pazienza.

 

Adoravo il colore di quel pastello e mi piaceva, all’occorrenza, fargli la punta con il temperino color argento. Quando mamma ticchettava per due volte con l’unghia del dito indice sul tavolo, sapevo che era il momento di temperarlo e se arrivavo a farlo prima di lei, mi dedicavo con pazienza e perizia a quel compito ricavando cerchi perfetti di legno temperato con una strisciolina di verde in punta.

 

Il prezioso lavoro.

 

Quelle ritagli li riponevo in una scatolina di plastica trasparente che in origine era servita per contenere due formaggini di una famosa marca, nella quale inserivo anche i pezzetti di punte del pastello.

Quando ne avevo racimolati abbastanza, chiedevo a nonno di regalarmi uno dei suoi fogli per acquerelli, spessi e ruvidi, e con la coccoina raccolta con la paletta minuscola di plastica in dotazione nel barattolino bianco e blu, incollavo le scaglie a formare corolle di fiori senza gambo.

Poi facevo, intorno ad ogni fiore, una sfumatura verde ottenuta strofinando con un dito i pezzetti di punte colorate sul foglio.

Il dito mi restava verde per un giorno, anche a lavarlo.

 

Perché il verde?

 

Una di quelle sere che i compiti da correggere erano tanti e non avevo voglia di andare a dormire perché volevo che a letto mi ci accompagnasse lei per rimboccarmi le coperte, le chiesi come mai usava quel colore per correggere, invece del rosso di tutte le altre maestre.

Mi rispose senza alzare la testa da quei fogli che catturavano tutta la sua attenzione e dei quali ero gelosa.

 

L’importanza della gentilezza.

 

«È che nelle cose degli altri devi entrarci in punta di piedi, specialmente quando hai il compito di correggerne gli errori. Il rosso è un urlo, un’accusa alla quale non si può replicare. Dice “Tu hai sbagliato!” con il dito puntato contro.

Il verde è gentile, come una piantina che cresce e per farlo ha bisogno di sostegno. Il verde non demolisce. Sostiene».

 

Annuii soddisfatta di aver compreso e di avere una mamma così sensibile all’animo altrui. Anch’io mi vergognavo molto quando sbagliavo qualcosa a scuola ma non sempre le insegnanti erano così delicate nel farmelo notare.

 

La nota sul quadernino.

 

Quella sera presi il mio quadernino a quadretti con la copertina nera che usavo come diario e aggiunsi una voce all’elenco delle persone che non sarei mai diventata nella mia vita di adulta scrivendo:

Io non diventerò mai una maestra che non capisce

Mamma che sapeva di quella lista domandò:

«Come mai non scrivi ciò che vuoi diventare invece di ciò che non vuoi?»

«Perché non so ancora chi diventerò ma mi è molto chiaro ciò che non vorrò essere. È un marito»

«Un monito» disse mamma ridendo.

 

Dopo tanti anni.

 

E così, dopo tanti anni, una volta al mese entro nella solita cartoleria del signor Gino per comprare tre penne verdi, col tratto morbido.

Quelle che mi permettono di correggere i compiti dei miei alunni “in punta di piedi”.

Milena Maggio
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Milena Maggio

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16 Commenti

  • Marzia

    Maestre meravigliose!
    Poi volevo anche dirti che mi è arrivato: “Io sono critico al melone giallo” e lo ho trovato delizioso!
    GRAZIE

    • Milena Maggio

      Grazie Marzia e sono molto felice che ti sia piaciuto il libro. I Quartieri Spagnoli erano così, a volte difficili, ma quante risate in quella scuola che mi ha vista maestra giovanissima♥️

  • Titti Malorni

    Quando leggo un tuo scritto non so mai dove avverrà il miracolo che mi farà spalancare gli occhi e sentire il cuore in gola. In questo mi è capitato due volte, quando hai descritto i fiori fatti con i ritagli del pastello, sfumati di verde con i pezzetti dellepunte, e quando ti sei appuntata quello che non volevi diventare da grande. Eri una illuminata già da piccola ❤️
    Grazie di queste condivisioni gentili

    • Milena Maggio

      Ma è permesso scrivere che mi sono emozionata leggendo questo tuo commento? Ecco. Mi sono emozionata.
      🥹

  • Francesca

    Che delicatezza! Dolcissima mamma💚
    …Ecco il tuo amore per il colore verde…
    E il quaderno con i moniti fin da bambina poi…tra mamma e nonno,non potevi che ereditare già da bambina tanta saggezza!😊
    C’è stato un periodo del liceo che scrivevo i temi solo con le Bic verdi…comprate da mio padre che amava il colore verde.💚

    • Milena Maggio

      Vedi bene che non potevamo che essere amiche noi due🥰

  • Roberta

    Meravigliosa, sempre grazie Milena ❤️ la comparazione con il tuo oggi è di una tenerezza infinita ❤️

    • Milena Maggio

      Grazie Roberta, soprattutto di aver colto l’importanza della continuità ❤️

  • Antonia

    “ in punta di piedi “..meraviglioso!!! Queste sono le “maestre”che lasciano e ne sono certa una grande impronta nel 💚degli alunni ..che bello leggerti!!!!

    • Milena Maggio

      Hai ragione Antonia, certe maestre aprono la porta del cuore.

  • Giuseppina

    Che meraviglia e quanta gentilezza ! 💓❤️💓 Grazie Milena

    • Milena Maggio

      Grazie infinite Giuseppina, davvero grazie dal ❤️

  • Maria Grazia Bertinetti

    Bellissimo, grazie Milena
    La tua grazia e la tua gentilezza non ha eguali, e’ una perla rara
    😘

    • Milena Maggio

      Cara Maria Grazia, commenti come questo mi riempiono il cuore di gioia.❤️

  • Marzia

    Meraviglia Milena!
    Grazie

    • Milena Maggio

      Grazie Marzia, è una gioia sapere che ti è piaciuto.❤️

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